Scienziati

Il Calendario Gregoriano -7

Tratte dal libro " L'irresistibile fascino del tempo - dalla nascita di Cristo all'universo subnucleare" di Antonino Zichichi edito da Marco Tropea Editore Srl - 1^ edizione gennaio 2011 (Il libro è stato edito per la prima volta nell'anno 2000 da " Il Saggiatore") pubblichiamo le parti che interessano Aloysius Lilius alla cui conoscenza in campo nazionale ed internazionale  l'autore contribuisce in modo determinante.
 
 
 
 
Parti:
pag. 21 "    E fu sempre la Fede che spinse un altro grande Astronomo credente, Aloysius Lilius, a studiare il modo più esatto per correggere il Calendario Giuliano. Nacque così il Calendario a noi familiare, detto Gregoriano, la cui esattezza è destinata a valere nei millenni a venire."
 
Pag. 78
La concezione mistica del Tempo e l'alta precisione del Calendario Gregoriano elaborato da Aloysius Lilius
Le date che indica il nostro Calendario sono quelle del Calendario Gregoriano e corrispondono a un'approssimazione straordinaria­mente vicina alla ripetitività delle stagioni. Il motivo è presto detto. I Calendari di ogni epoca e civiltà avevano cercato di sin­cronizzare le date di Calendario con le stagioni. Questo sincroni­smo si articola su un periodo molto lungo: i quasi duecento giorni (183 per l'esattezza) che separano l'inverno dall'estate. La con­cezione mistica del Tempo focalizza il sincronismo su un solo gior­no: quello dell'equinozio di primavera. Ecco perché il Calendario Gregoriano possiede un fattore di precisione così grande nel sin­cronismo tra date di Calendario e ripetitività delle stagioni.
Pag. 94
Papa Gregorio XIII e Aloysius Lilius
Grande e famoso giurista bolognese, Ugo Buoncompagni (1502-1583), divenne Papa Gregorio XIII nel 1572, alla morte di Pio V. Fu lui a promul­gare il nuovo Calendario con la Bolla "Inter gravissimas pastoralis officii nostri curas" firmata a Mondragone (Frascati) il 24 febbraio 1582. Il Calendario Gregoriano - ha detto Papa Giovanni Paolo II agli scienziati della World Federation of Scientists - è: «... un contributo tra i più signifi­cativi e duraturi offerto dalla Cultura Cattolica sin dal lontano 1582 a tutti i popoli del mondo». Milleseicentoventisette anni dopo Giulio Cesare la Cultura Cattolica dava al mondo uno strumento di straordinaria precisione per sincronizzare le date del Calendario con equinozi, solstizi e stagioni (tutti dipendono dall'angolo a illustrato nella Figura di pagina 32). Fu un grande credente, medico e appassionato studioso di astronomia, Aloysius Lilius (Luigi Giglio, nato in Calabria a Ciro nel 1510), l'autore del progetto di riforma del Calendario Giuliano. Purtroppo si ammalò e morì nel 1576, un anno prima della data in cui il progetto avrebbe dovuto essere presentato alla commissione nominata da Papa Gregorio XIII. Il progetto venne presentato alla Commissione Papale dal fratello Antonio, medico anche lui e appassio­nato di astronomia benché lungi dall'avere le conoscenze astronomiche e matematiche del fratello Luigi. Non c'è da stupirsi che il progetto di Aloysius Lilius abbia anche avuto bisogno - prima e dopo il 1582 - di un gesuita tede­sco, amico di Galileo Galilei, Cristopher Clavius (1537-1612); fu lui a difen­dere il Calendario Gregoriano contro i sostenitori di controversie astrono­miche ed ecclesiastiche. Sostenitori duri ad arrendersi dinanzi a una propo­sta che cancellava dal Calendario Giuliano dieci giorni subito e tre giorni ogni quattro secoli nei millenni a venire, vista la sua progettata validità plu­rimillenaria. Il Calendario Gregoriano è oggi adottato in tutti gli angoli più remoti della Terra; non c'è popolo o gruppo di persone che non lo usi, anche senza abbandonare tradizioni legate a inizi d'anni e di millenni secondo regole antiche e superate.
Sono grato all'Arcivescovo di Siena, Monsignor Gaetano Bonicelli, per avermi fatto ammirare il dipinto che illustra nella magnifica città toscana la "Riforma del Calendario" con Papa Gregorio XIII e la Commissione al lavoro.
Pag- 120
Le grandi conquiste della Scienza non possono negare che vi possa essere una concezione mistica per il Tempo
Avere una concezione mistica del Tempo per le sue proprietà riconducibili ai Misteri della Fede è assurdo, direbbe un nostro amico ateo. E aggiungerebbe che, se qual­cuno osasse parlarne, sarebbe un insulto alla Scienza e alle sue conquiste. Chi scri­ve ha studiato, del Tempo, le sue proprietà rigorosamente scientifiche: misurando la validità del Teorema di Wigner nelle interazioni elettromagnetiche fino alle massi­me energie; costruendo un dispositivo elettronico per misurare, del Tempo, la sua più piccola parte in un ben preciso fenomeno fisico; studiando, del Tempo, la sua minima quantità teoricamente concepibile e la sua massima quantità sperimental­mente misurabile; trovando che tra questi due estremi valori del Tempo ci sono ottantaquattro potenze di dieci.
Incredibile ma è così: nessuno è ancora riuscito a capire perché questa quantità fisica fondamentale vada sempre dal passato verso il futuro. La conclusione è: non esiste alcuna scoperta scientifica legata al Tempo che possa essere portata come prova - o anche come semplice argomento - per negare l'esistenza della dimensio­ne mistica del Tempo. Dimensione che sfugge alla sfera immanente e che fa invece parte della sfera trascendentale della nostra esistenza.
Il Calendario che usiamo tutti i giorni ha le sue radici nell'equinozio di prima­vera, non per motivi astrofisici ma perché il Concilio di Nicea, primo concilio ecu­menico, millesettecento anni fa, aveva stabilito che la Resurrezione del Signore aveva avuto luogo nella prima domenica dopo il plenilunio che segue l'equinozio di primavera. Ecco perché il Concilio di Nicea nel325 d.C. anticipò dal 25 al 21 marzo l'equinozio di primavera. La concezione mistica del Tempo la sentì nel profondo del suo cuore un piccolo abate, Dyonisius Exiguus, che millecinquecento anni fa studiò la data dell'Incarnazione di Cristo e della Sua Resurrezione. Fu sempre per questo motivo di natura religiosa che cinquecento anni fa un altro credente, medico cala­brese, matematico e astronomo, Aloysius Lilius, studiò il metodo migliore per esse­re sicuri di non sbagliare le date della Pasqua. E fu così che Rapa Gregorio XIII anti­cipò l'equinozio di primavera di altri dieci giorni nel 1582 stabilendo per i millen­ni a venire di sottrarre tre anni bisestili ogni quattro secoli. E questo al fine di dare alla corrispondenza tra la data della Pasqua di Resurrezione e l'equinozio di prima­vera la massima precisione, che è di sette centesimi di secondo al giorno.
Nel Terzo Millennio ci troviamo tra le mani un Calendario di altissima preci­sione non per via degli orologi atomici che non esistevano né 1700 anni fa (ai tempi del Concilio di Nicea), né 500 anni fa (ai tempi di Aloysius Lilius). La precisione del nostro Calendario nasce dalla dimensione mistica del Tempo che ha nella Pasqua di Resurrezione il suo punto di riferimento fondamentale. Ed ecco il quesito di fondo: può la Scienza negare l'esistenza della dimensione mistica del Tempo? No, perché tutto ciò che sul Tempo siamo riusciti a stabilire col rigore scientifico galileiano non lo permette. D'altronde la Scienza non nasce da un atto di Ragione e basta. Se così fosse l'avrebbero scoperta i Greci tremila anni prima di Galilei. La Scienza è nata quattrocento anni fa grazie a un atto di Fede in Colui che ha fatto il mondo* e infat­ti Giovanni Paolo II, in un Suo messaggio alla World Federation of Scientists, dice: «La Scienza nasce nell'Immanente, ma porta l'uomo verso il Trascendente».
Il Terzo Millennio ha la Scienza come prodotto che nasce dalla Fede e il Calendario Gregoriano come frutto che nasce da una concezione mistica del Tempo.
* Il lettore che ne volesse sapere di più potrebbe leggere il mio libro Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo, edito da il Saggiatore (1999).
Pag. 200
I nostri posteri - fra migliaia e migliaia di anni - useranno ancora il Calendario progettato da Aloysius Lilius e promulgato da Papa Gregorio XIII nel 1582.
Come abbiamo visto nel capitolo XIX, il modo più preciso (entro sette centesimi di secondo al giorno) per sincronizzare la data di Calendario con l'angolo di inclinazione della Terra rispetto al Sole venne elaborato da Aloysius Lilius e promulgato con Bolla Pontificia da Papa Gregorio XIII nel 1582.
Nonostante gli straordinari progressi nella misura del Tempo e  delle coordinate astronomiche, questo Calendario non è stato - e non sarà - superato.
I nostri posteri - nonostante le invenzioni tecnologiche che certamente verranno e di cui con molta fantasia possiamo immaginare le conseguenze - continueranno a usare un Calendario elaborato prima che la Scienza galileiana entrasse nella vita di tutti giorni.
Pag. 251
" La natura scientifica del tempo ha le sue radici nell'atto di Fede Galileiano. La natura mistica del tempo ha le sue radici nella resurrezione di Cristo. Questa data ci ha permesso di avere, prima che venisse scoperta la Logica del Creato, quello strumento unico per tutti nel terzo millennio, il Calendario Gregoriano. Orologi atomici e Calendario Gregoriano non sarebbero tra le nostre mani se non fossero esistiti gli uomini di fede come il piccolo abate venuto da! Caucaso Dionysius Exiguus, il medico calabrese esperto di Matematica e Astronomia, Aloysius Lilius, il giurista bolognese, divenuto Papa, Gregorio XIII e Galileo Galilei.
Pag. 266
Dell'irresistibile fascino, le venti tappe fondamentali
1      Resurrezione di Cristo: nasce il legame tra equinozio di primavera e Misteri della Fede.
2      Concilio di Nicea (325 d.C.): prima correzione dell'equinozio di prima­vera.
3      Dionysius Exiguus [dal Caucaso a Roma (500-560 d.C.)]: concepisce del Tempo la dimensione mistica.
4      Aloysius Lilius di Ciro in Calabria (1510-1576): elabora il legame per­fetto tra equinozio di primavera e Pasqua di Resurrezione.
5      Gregorio XIII da Bologna a Roma (1502-1585): nasce il Calendario per­fetto.
6      Galileo Galilei (1564-1642) scopre le leggi del pendolo ed enuncia il principio di relatività: nasce il Tempo della Scienza.
7      Giuseppe Barilli (1812-1894) professore dell'Università di Bologna e patriota (Quirico Filopanti), inventa, nel 1868, i "giorni longitudinali" (fusi orari) durante il suo esilio a Londra.
8      Hendrik Antoon Lorentz (1853-1928) scopre la natura "complessa" della miscela di Tempo e Spazio.
9      Max Karl Ernst Planck (1858-1947) scopre la natura quantistica del Creato e la minima quantità di Tempo concepibile.
10   Paul Adrien Maurice Dirac (1902-1984) scopre che lo "spin" nasce dalla natura "complessa" della miscela di Tempo e Spazio.
11   Eugene Paul Wigner (1902-1995) scopre il Teorema del Tempo.
12   Willard F. Libry (1908-1980) inventa l'orologio atomico.
13   New York, Bristol, Manchester - 1947 - Nasce il Tempo dell'Universo Subnucleare.
14   Bologna e CERN (Ginevra) 1963-1965 - Viene progettato e costruito nell'Università di Bologna un dispositivo elettronico che ha permesso di realizzare al CERN misure con la precisione di cento picosecondi nei tempi di volo delle particelle subnucleari.
15   Vaticano, 30 marzo 1979 - Giovanni Paolo II apre le porte della Chiesa alla Scienza: nasce il Tempo della Grande Alleanza tra Scienza e Fede.
16   CERN (Ginevra) 1991 - L'ipotesi del Supermondo permette di determi­nare con estrema precisione la convergenza delle Forze Fondamentali verso un'unica origine: il Tempo di Planck entra nel cuore della Scienza galileiana.
17   Erice, 8 maggio 1993 - Giovanni Paolo II accolto con affetto e devozio­ne dai diecimila scienziati della World Federation of Scientists (WFS) ribadisce il valore che ha il Tempo della Grande Alleanza tra Scienza e Fede.
18   Vaticano, 27 marzo 1999 - Venti anni di Tempo nella Grande Alleanza tra Scienza e Fede: celebrazione del XX Anniversario con Giovanni Paolo II
19   II Tempo della Scienza nel Giubileo 2000: cinquanta seminari scientifici in omaggio a Giovanni Paolo II.
20   Terzo Millennio: Giovanni Paolo II e la concezione mistica del Tempo nell'unità dei credenti.