Roba Cirogena

Cultura e Saper una storia cirogena

Lettera commento di Cataldo Antonio Amoruso

“Cultura e Saper una storia cirogena” sabato 23 Luglio 2016

 
 
Avevo momentaneamente oscurato questo post, ritenendo che impormi una pausa di riflessione al riguardo fosse giusto. La pausa di riflessione è già finita. Nulla di importante o di ingestibile, ma essere chiamati in causa, così, senza nemmeno essere informati, non mi sembrava e non mi sembra giusto.
De resto non ho mai offeso nessuno o chiamato in causa nessuno e le cose che vado appuntando su questo blog a null’altro mirano se non a proporsi, al più, come repertorio di notizie, quando non come puro “esercizio personale”.
Chi mi conosce sa bene cosa dico, chi mi conosce sa bene che nella mia esistenza non ho mai cercato visibilità da quello che faccio, figurarsi ritorni di altro tipo.
Ho riletto ciò che è stato scritto su ciroaltra e trovo che gli attacchi rivolti a Francesco Vizza trovano anche nei reiterati avvisi e stoccate a chi si permette di annoverarlo tra i propri amici, per veri o virtuali che siano.
Per me lo dico sorridendo, per gli appartenenti all’ all’accademia Psycronea o di Arti e Scienze di Malocutrazzo, e credo anche per quei 54 followers (o pecoroni, come si evince dalla “Epistola ad Vitiam”) la polemica è chiusa, morta e sepolta, e, almeno io, non ci tornerò sopra.
Non mi hanno mai attirato le polemiche, nemmeno quando sono portatrici di straordinarie scoperte, come quella fatta dal Signor Gaudino, che ha elevato il numero di lettori del Manzoni da appena venticinque a ben trentaquattro: ogni tanto bisognerebbe verificare le proprie reminiscenze, prima di fare delle citazioni altisonanti come “Queste persone lo fanno per esigenze personali, senza chiedere altro se non rispetto e riconoscenza per il loro lavoro, soddisfatti per il solo fatto di avere reso un servizio alla collettività, avendo cura di ammettere e riconoscere le fonti del loro sapere e accontentandosi, come diceva il Manzoni, dei loro trentaquattro lettori”.
Per quanto riguarda l’acquisto del vagone ferroviario da adibire al trasporto dei tanti novelli “Marchesi del Grillo” fin sull’Altopiano silano direi che prima bisognerebbe costruire una ferrovia, cosa, allo stato attuale, assolutamente improponibile.
Un ultimo, davvero ultimo, appunto: il post del Vizza non è “visionabile liberamente” come afferma il signor Gaudino, ma è “condiviso con gli amici di Francesco Vizza e gli amici delle persone taggate e questo significherà pure (come dire? Ccà nisciun è fess..).
Bene mi sembrava di dovere ai miei quattro cinque lettori, e chiudo: “Fabula acta est”.
PS chiunque può replicare a quello che viene qui scritto, essendo i commenti liberi e accessibili a chicchessia, senza offendere nessuno, spero.
 
Nota Gaudino Giuseppe:
Ma come? Se tutti i commenti sono stati eliminati.
 
Risposta alla lettera commento del Signor Cataldo Antonio Amoruso
“Cultura e Sapere alla moda cirogena”
Apparso sul Blog “A Vrascera” in data 23 LUGLIO 2016 ???????????
 
Con riferimento al commento sopra indicato, datato 23 Luglio 2016 ma scritto intorno al giorno 27/28 ho preparato la risposta che segue, risposta che non è quella che avevo preparato per il commento originale del signor Cataldo Antonio Amoruso, scomparso dal blog insieme ad altri commenti.
La risposta originaria conteneva ben altre considerazioni sull’opportunità dell’intervento del signor Cataldo Antonio Cataldo ed avrebbe sicuramente vanificato la volontà dello stesso a porre fine alle polemiche.
Essendo anche mia intenzione chiuderla qui, almeno nei suoi confronti, mantengo l’ultima versione che non ho potuto postare sul suo blog per l’eliminazione dei commenti.
Eccola:
 
E’ con piacere e sollievo che prendo atto della decisione, maturata dopo la sua pausa di riflessione, di porre fine a una polemica che per quanto mi riguarda non doveva neanche incominciare.
 
Per dimostrarle che anche da parte mia, dopo il Suo ripensamento, c’è la volontà di farla finita e dire “Fabula acta est” non mi metto a polemizzare sulle ultime esternazioni fatte nel suo Commento datato 23 luglio ma scritto solo in data successiva, dopo l’oscuramento del Suo Post e l’eliminazione dei commenti al mio scritto “A Proposito di Cultura e Sapere” da parte del Prof. Vizza Francesco e di sua moglie, la cattedratica, Enza Larosa.
(per ricordo ho fatto copia dei commenti)
 
Sarebbe molto facile rispondere sui 25 o 34 lettori del Manzoni, non siamo a “lascia o raddoppia”, il venticinque o il trentaquattro vuol significare l’esiguità del numero, ma lettori qualificati.
Potevano essere quattro o cinque come i suoi, il significato non sarebbe cambiato, sempre elettori qualificati erano. E lo dico con convinzione perché tra i quattro cinque suoi lettori ci sono pure io ed io, me lo consenta, sono un lettore q u a l i f i c a t o.
 
Come sarebbe facile rispondere sul vagone ferroviario.
Per me, che sono frequentatore assiduo dell’Altopiano, sarebbe grave non sapere che la ferrovia sia ormai in disuso da moltissimi anni ma, all’occorrenza potrebbe essere ripristinata.
 
Potrei però rispondere che il vagone, in caso di esigenza, potrebbe essere sostituito da un Autobus Turistico che presenta il vantaggio di portare i passeggeri fino alla destinazione prescelta e, io, da conoscitore dell’Altopiano Silano avrei suggerito come località “Botte Donato” dove si respira l’aria più pulita d’Europa, da dove si possono ammirare panorami incantevoli e dove il silenzio è solo disturbato dal rumore dei pini mossi dal vento.
Un posto come questo ritempra lo spirito e fa recuperare velocemente tutte le facoltà fisiche e mentali alle persone bisognose.
 
Come potrei contestarle il suo ultimo appunto sulla visibilità del post, che secondo Lei non è visionabile liberamente, ma è condiviso con gli amici di Vizza e gli amici delle persone taggate.
Quello che dice non significa altro che: se Lei è amico di Vizza, se un senegalese è amico suo, un coreano è amico del senegalese e così all’infinito, chi sta in Australia ed è amico dell’ultimo della catena può visionare il Post. Come dire tutto il mondo può vederlo, anch’io cui quel post molto probabilmente voleva essere tenuto nascosto. (come dire? Ccà nisciun è fess…, ma ignoranti in materia informatica si)
 
Siccome, come Le dicevo, anch’io voglio chiudere definitivamente questa storia cirogena, perlomeno con Lei che si è dimostrato riflessivo e accorto, e fermarmi qui, prima di dire pure io “Fabula acta est” (termine accademico che mi piace e del quale voglio servirmi per dimostrare anch’io un po’ di erudizione) mi preme  chiarire, come io, non conoscendola, non mi sarei mai permesso di chiamarla in causa nel mio scritto “A proposito di Cultura e Sapere” che se è vero che contiene avvisi e stoccate per gli “amici” veri o virtuali è anche vero, che questi fanno riferimento semplicemente alla facilità con la quale oggi si condivide ogni cosa detta da personaggi famosi o presunti tali senza sapere di che cosa si tratti.
Ho finito, la risposta al Suo articolo potrà leggerla sul sito ciroaltra.it, così come potrà leggere la prima parte della risposta alla Sua amica Enza Larosa, che per la frettolosa eliminazione del commento cui faceva riferimento, non ho potuto dare in quella sede.
Fabula acta est.  (questa volta mi sono fidato della autenticità della frase, ma ove mai il significato dovesse essere diverso declino qualunque responsabilità in merito)
Gaudino Giuseppe
P.S.
 
Un’ultima cosa e poi chiudo.
Fidandomi sulla sua parola e quindi sicuro che non riaprirà la polemica voglio rispondere al suo: se ne dicon di parole con il ritornello che Alberto Sordi, grande interprete dei costumi del nostro tempo, portò al successo non molto tempo fa:
… Ti ci hanno mai mandato a quel paese, sapessi quanta gente che ci va……….
Lorica 5-8-2016
Dati geografici:      Altitudine  -  1315 m.s.l.m.
                                      Coordinate – 29o 20’ 26” N; 16° 26’ 30” E
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Risposta all’articolo dal titolo
Cultura e Sapere alla maniera cirogena”
Apparso su Blog “A Vrascera” in data 23 luglio 2016
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