Roba Cirogena

Cultura e Sapere alla moda cirogena (2)

CULTURA E SAPERE ALLA MODA CIROGENA
Articolo a firma Cataldo Antonio Amoruso
Apparso sul Blog “A Vrascera” in data 23 Luglio 2016
 
 
Casa dire? Un caro amico mi segnala che la mia persona (fatta salva l’eventualità di uno scambio della stessa, attribuibile alla mia omonimia che mi porto dietro sin dalla nascita), nonché la prestigiosa Accademia di Malocutrazzo (impropriamente appellata, nel testo di cui vado a parlare “Malocretazzo”) che mi pregio di presiedere e di avere fondato, or non èguari, in una notte buia e tempestosa agitata da spiriti e catene di cirotane ascendenze, siamo nati – moi mème e i chiari accademici, non tanto chiamati in causa, quanto additati al pubblico ludibrio.. no “pubblico ludibrio” è troppo, diciamo inseriti nelle liste di proscrizione”..no nemmeno , facciamo “ chiamati in causa e giudicati in contumacia” nonché condannati senza appello da tale signore Gaudino Giuseppe, le cui riflessioni sono apparse sul sito ciroaltra, sotto il titolo “A proposito di Cultura e Sapere”
Premetto che non mi sono mai sognato e mai mi sognerei di parlare di cultura e di sapere (nemmeno con la iniziali minuscola, ahimè: sono mondi ai quali non appartengo e dei quali mai oserei tentare di dare una definizione) ma, chiamato in causa, entro nel merito, almeno relativamente a qualche appunto.
Personalmente non ci trovo niente di male ad essere criticato, giudicato, contraddetto: se così non fosse sarebbe molto meglio per me, non sprecare altro tempo a fare ricerche (che definisco di “tipo scolastico” o terra terra, comunque e sempre senza pretese) da postare sul blog al quale ogni tanto dedico qualche mezz’oretta.
Per quel che mi riguarda, vorrei tranquillizzare il signor Gaudino Giuseppe comunicandogli che la citata “Accademia Malocutrazzo” non esiste, non è mai esistita, mai esisterà: è uno scherzo del sottoscritto, il quale mai avrebbe immaginato che qualcuno potesse credere alla esistenza di questa accademia. Ovviamente non esistono neanche i personaggi citati dal signor Gaudino, almeno in qualità di appartenenti all’Accademia di Malocutrazzo. Come non esiste neppure il “Corriere delle scienze”; è sempre un mio scherzo che spero non infastidisca nessuno, nemmeno coloro i quali mi domandano se ne esista una versione cartacea e dove si possa acquistare.
Al signor Gaudino, al quale in fondo non ho nulla da dire in risposta alle undici pagine in formato pdf che ha postato su ciroaltra.it, farei solo notare, una cosuccia o due: la prima è che egli afferma di conoscere il sottoscritto, come si evince dal periodo che segue: “Congratularsi per il saggio va bene, ma plaudire le sciocchezze dette all’indirizzo del medico NO! Cari Ceccarelli, Amoruso, De Fine, Scigliano, trascuro gli altri perché a me sconosciuti, NON DOVEVATE! Anche perché non eravate presenti e quindi non in grado di verificare e condividere quanto l’autore del Post, anche lui assente, ha voluto lasciare intendere” Sempre che non si tratti dell’omonimia alla quale ho accennato prima, caro signor Gaudino, io non ho il piacere di conoscerla. Nulla di male, ovviamente però….
La seconda cosuccia che vorrei far notare e anch’essa contenuta nel sopra riportato paragrafo: “NON DOVEVATE!”
No, signor Gaudino, qui Lei dovrebbe avere la compiacenza di capire che né lei né altri possono permettersi il lusso di imporre divieti a chicchessia, perlomeno non al sottoscritto, dal momento che non mi sono mai sognato di dire alcunchè che possa riguardarla, neppure non conoscendola.
Credo di aver tediato abbastanza l’eventuale lettore, con quanto ho scritto finora e credo anche di avere fatto fin troppa propaganda a questa vicenda del tutto secondaria.
Apprendo però dallo scritto del signor Gaudino che si parlava nel Post di Francesco Vizza, dello stimato dottor Spatafora, con quale ho anche parlato, purtroppo in poche occasioni di “cose calabre”, più che cirotane: credo che il dottor Spatafora non abbia bisogno di difensori d’ufficio.
Ora chiudo davvero, non tanto perché il tempo è in sé bene prezioso, ma soprattutto perché c’è un limite a tutto…dai! In fondo da quello che ho letto su ciroaltra non ho capito di cosa si accusi il professore Ciccio Vizza, né quale imperdonabile atto abbia compiuto nei confronti del dottore Spatafora: NON C’E’ SCRITTO!
E allora, di cosa stiamo parlando? Soprattutto le accuse devono essere espresse e addossate con la massima chiarezza, altrimenti, come dice una canzonetta nemmeno tanto in voga: se ne dicon di parole…
PS Coloro i quali scrivono “mi piace”, commentano post o sono amici di qualcuno su Fb non sono followers o seguaci, questo tanto per la precisione, poiché dal dire del Signor Gaudino sembra che questi malintesi seguaci siano dei pecoroni pronti a mettere un “mi piace” su qualsiasi sciocchezza.
A seguire quanto ha scritto Vizza su fb due condivisioni sono dell’Accademico Giovanni Murano e della Signora Maria Salerno per la cronaca) sempre per la cronaca riporto il mio commento con la relativa risposta.
Ora Vi saluto, statimi boni.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Risposta all’articolo dal titolo
Cultura e Sapere alla maniera cirogena”
Apparso su Blog “A Vrascera” in data 23 luglio 2016
 
 
Cosa dire? Il signor Amoruso Cataldo Antonio, mi chiama in causa con lo scritto “Cultura e Sapere alla moda cirogena”, per averlo, io, indicat0 al “pubblico ludibrio” e giudicat0 e condannato in contumacia con sentenza passata in giudicato del   sotto il nome di “A PROPOSITO DI CULTURA E SAPERE”.
Nel suo articolo la mia persona, senza alcuna possibilità di omonimia, è indicata come “Tal Gaudino Giuseppe”.
 
Caro Sig. Cataldo Antonio Amoruso prima di accingersi alla lettura della mia risposta al Suo articolo in oggetto devo necessariamente fornirle alcune raccomandazioni per evitare che la lettura le possa procurare qualche mal di pancia.
 
Sono raccomandazioni che i salutisti e le persone che non vogliono correre rischi per una cattiva digestione dovrebbero normalmente adottare. Recenti studi ne confermano la validità, quindi, per evitare che la lettura della mia risposta le provochi qualche disturbo segua attentamente la sequenza delle azioni di seguito indicata.
 
  • Si mastica;
  • Si digerisce
  • Si assimila
Tenendo sempre presente, però, che la “Prima digestio fit in ore” deve, masticare, masticare, masticare fino a quando il cibo ingerito non abbia assorbito bene i succhi salivari che facilitano la digestione.
Adesso si metta seduto, si allacci le cinture, legga e condivida.
La ringrazio innanzitutto per l’attenzione che ha voluto riservare al mio articolo “A PROPOSITO DI CULTURA E SAPERE” apparso sul sito ciroaltra.it, scritto da me, che non avendo il dono della sintesi a volte riesco ad annoiare il lettore che non presta particolare attenzione.
In questo caso lo scritto la riguarda direttamente per cui sono sicuro che non tralascerà nemmeno una virgola.
Come dicevo, avere ottenuto l’attenzione del Presidente dell’Accademia di Arti e Scienze di Malocutrazzo, è un fatto eccezionale ed è, per me, motivo di orgoglio; un avvenimento che ricorderò per sempre e che trasmetterò ai miei posteri come attestato di benemerenza, nella consapevolezza che questa Sua attenzione meriti di essere lasciata a testimonianza della mia importanza nel mondo culturale cirotano.
Sig. Amoruso Cataldo Antonio non la conosco né m’interessa la sua conoscenza e non è mio costume intromettermi nelle cose che riguardano persone che non conosco e con le quali non mi è possibile avere un colloquio prima di esprimere un giudizio negativo o positivo che sia.
Può stare tranquillo, non mi sarei mai permesso di chiamarla in causa direttamente per censurare un Suo giudizio espresso in qualunque sede e in qualunque modo a meno di non essere interessato personalmente.
In questa faccenda “cirogena”, termine che vedo le piace adoperare per definire cose di poco conto e che, a questo punto ritengo messa in piedi ad arte da chi può trarne vantaggio, L’Amoruso cui nel mio scritto mi rivolgo, esprimendo il mio disappunto, non è lei.
L’aveva capito, ma ha voluto lo stesso intervenire, ritengo, per sottolineare e confermare la Sua solidarietà a un amico, intromettendosi in una faccenda che non la riguarda o la riguarda marginalmente.
L’Amoruso cui mi sono permesso di dire: NON DOVEVATE, è il dott. Amoruso Antonio, mio amico, amico del dottor Spatafora con il quale ha condiviso molti anni della sua giovinezza sia nel campo professionale sia in quello privato.
All’amico Amoruso, come all’amico Ceccarelli, così come all’amico De Fine Giuseppe e all’amico Scigliano Giuseppe posso esternare il mio disappunto per un giudizio affrettato in merito ad un Post che va bene per una prima parte, ma che denota una caduta di stile e mancanza di rispetto verso una persona che Lei e i suoi amici conoscete bene (Lei dice: DOVE STA SCRITTO? È’ vero, quel medico di Cirò Marina recentemente ospitato sulla terrazza…… per essere facilmente riconosciuto necessitava dell’indicazione della data di nascita e dell’indirizzo preciso) per una seconda parte, perché ho la possibilità, gradita, di dialogare tranquillamente e chiarire di persona il significato del mio disappunto.
Veda signor Amoruso Antonio Cataldo, dicevo di non essere Suo amico e di non volerlo diventare; l’amicizia è una cosa seria e non si ottiene a semplice richiesta e per gentile concessione come, oggi, si fa sul social network.
Quindi ribadisco:
“Congratularsi per il saggio va bene, ma plaudire le sciocchezze dette all’indirizzo del Medico: NO!
Cari Ceccarelli, Amoruso, Scigliano, De Fine, trascuro gli altri perché a me sconosciuti, NON DOVEVATE”.
La riassicuro.
Il Prof. Ceccarelli Luciano, mi onora della sua amicizia da molti anni, ha la mia stima ed è persona a me cara, è amico del dott. Spatafora da sempre, è stato professore dei miei figli;
Il dottor Amoruso Antonio, non è Lei, è mio amico e amico del dott. Spatafora;
De Fine Giuseppe è mio conoscente, amico dei miei figli, parente del dott. Spatafora;
Scigliano Giuseppe, da piccolo giocava sempre nella via, dove abitavo ed è figlio di persone che per la loro discrezione, la loro bontà d’animo hanno sempre avuto la mia ammirazione e il mio rispetto.
A questi e non ad altri, mio caro sig. Amoruso Cataldo Antonio, ho potuto e posso dimostrare il mio disappunto e chiedere loro se si sono resi conto di quanto hanno detto.
Agli altri, compreso Lei, anche se devo confessare di conoscerne alcuni per nome e alcuni anche di persona, non mi sarei mai permesso di imporre divieti o censure.
A queste persone compresi Lei e suo fratello, se Amoruso Francesco è suo fratello, mi consenta, però, di dire che esprimere commenti o giudizi su fatti e avvenimenti di cui non si è a conoscenza, perché non presenti, condividendo a scatola chiusa quanto Francesco Vizza, a sua volta non presente, ha voluto fare intendere con il Suo Post, si cade in quello che Lei molto chiaramente esprime nel suo P.S., in relazione ai “mi piace”.
Per concludere, siccome Lei come altri dei 54 “amici” fate finta di non sapere e di non voler capire la gravità del Post di Ciccio Vizza, come Lei amichevolmente lo chiama, mi permetta di spiegarglielo io, presente su quel terrazzo in occasione della presentazione del libro “CIRO’ Tra Storia e Cultura” del professor Mezzi, libro che sono sicuro si sarà preoccupato di comprare e leggere.
Il dottor Spatafora, esprimendo un suo libero e personale pensiero su nostro illustre concittadino Giano Lacinio e sulla sua opera, con appello rivolto all’Amministrazione di Cirò, presente il Sindaco Mario Caruso e il vice sindaco Paletta Francesco, ha detto che avrebbe preferito più interesse anche per altri personaggi di Cirò, forse non meno importanti di Giano Lacinio.
Non ha espresso alcun giudizio sul libro “Giano Lacinio, Alchimista di Cirò del Cinquecento”, né tantomeno apprezzamenti sul suo autore.
Le persone che si son fatte carico, per il solo gusto del pettegolezzo o per delegare ad altri risposte che avrebbero voluto dare, se avessero avuto gli attributi, avrebbero potuto contestare quanto quel medico stava dicendo.
Hanno delegato al Suo amico Ciccio Vizza, che ingenuamente ci è cascato, la parte del vendicatore, e il Suo amico senza un minimo di prudenza, avrebbe potuto chiamare quel medico di Cirò Marina che conosceva e conosce molto bene, e chiedere spiegazioni su quanto gli avevano riferito.
Se invece è stata un’iniziativa personale, per motivi a noi sconosciuti, una persona di esperienza e superiore a certe “cose cirogene” non si espone apertamente.
Dare dell’ignorante a una persona che nella sua vita ha sempre dimostrato ben altro è da temerari.
Questo è quanto successo ed è stato detto su quel terrazzo del palazzo dei Musei alla presentazione del libro del Professor Mezzi, io ero presente.
Se invece in altre sedi o in privato tra amici sono state dette altre parole di gravità tale da sollecitare una reazione così violenta, nelle parole, del Suo amico, me ne scuso convintamente di fronte a tutti i 54 followers intervenuti con il loro “mi piace” o con commenti diversi.
Se non è così, ed io ne sono certo, converrà con me che “quel medico di Cirò Marina, ultimamente ospitato sulle terrazze del palazzo dei Musei di Cirò, dovrebbe comprendere che la cultura è altra cosa assai” per chi sa leggere e scrivere e non per quelli che utilizzano i social come moda, per divertimento, per svago o per uscire dall’anonimato sfruttando l’amicizia, intesa nel senso dei social, di persone note o famose, ma che niente hanno da spartire con loro, meriterebbe una risposta non come la mia ma di ben altra natura.
Io personalmente non sono interessato a questa faccenda cirogena, anche se devo confessare che quel medico è mio parente, né ho alcun interesse da difendere, m’indigna solo il fatto che chi fa cultura a un certo livello e merita un plauso per le opere fatte sia nel campo professionale sia in quello culturale, indistintamente da tutti, me compreso, non può (dico dovrebbe altrimenti mi pioveranno addosso mille rimproveri) dare in pasto alla gente apprezzamenti così duri su persone, che avranno sicuramente i loro difetti, ma che non lo meritano e che, a quanto mi risulta, hanno sempre parlato bene e apprezzato il loro lavoro e il loro comportamento.
Infine lasci stare l’Accademico Giovanni Murano e la signora Maria Salerno, non cerchi di coinvolgerli in una crociata che è solo sua, potrebbe correre il rischio di perderli come soci dell’Accademia o di trovarseli contro quando dovrete eleggere il Presidente dell’Accademia stessa.
Sono certo che non la pensano come lei, perlomeno il Dottor Giovanni Murano di cui mi ha detto un gran bene un caro amico che per motivi di riservatezza non faccio il nome.
Gaudino Giuseppe
 
P.S. Presidente: “ quel molto meglio”!
Lorica 5-8-2016
Dati geografici:      Altitudine  -  1315 m.s.l.m.
                                      Coordinate – 29o 20’ 26” N; 16° 26’ 30” E
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