Faccende Liliane

Illustre Professore Mussuto,

Illustre Professore Mussuto,

Sono sicuro che rispondendo sul Suo profilo, oltre che sul sito ciroaltra.it in merito alla diatriba Carnea/Vizza, avrò più visibilità e potrò essere letto dai Suoi amici (facebook) e quindi, quanto sto per dirle potrà giungere meglio a chi la pensa come Lei.

La facevo un professionista più intelligente capace anche di autocritica ed ho pensato che le Sue espressioni coniate per usare violenza gratuita (e meno male che Lei è stato assessore alla cultura con l’amministrazione passata; immagino cosa sarebbe successo se fosse stato assessore all’agricoltura: Avrebbe arato la professoressa Carnea! Illustre Professore con curriculum studiorum di tutt’altro rispetto, Lei è un bell’esempio utile per spiegare le cause del perché oggi succedono tanti fatti delittuosi) contro una persona che non Le ha fatto niente di male, non La ha offesa come non ha offeso nessun altro, e per plaudire un Suo amico, non bisognoso del Suo aiuto, anche se questi la difesa la va cercando e la reclama  apertamente (Lascio ad altri….) da me evidenziata e condannata L’avrebbero fatta riflettere e indotta a chiedere scusa all’offesa.

La Carnea nella sua libertà di pensiero e da studiosa si è chiesta ed ha chiesto, formulando delle precise questioni, verità sul “mistero meglio conservato nella storia dell’umanità” così definito da tutti gli studiosi di Luigi Lilio. E non è la Carnea a dovere esibire nuovi documenti d’archivio, la studiosa Vi invita a farlo, ma Voi che, purtroppo, da oltre un decennio non fate altro che ripetere da sempre lo stesso ritornello.

Vedo purtroppo che la lezione non Le è bastata.

Veda professore io non sono abituato alle polemiche, ma quando sono costretto non mi tiro indietro anche se capisco che è sola perdita di tempo dialogare con chi si sente autorizzato a sputare sentenze, pensandole come le più alte e dotte espressioni culturali.

Entrare in questa antipatica diatriba, che come direbbe un grosso luminare, sono “cose cirogene”, espressione bellissima nata nel recente passato in occasione di altra diatriba, che secondo la mia interpretazione significano cose che solo i cirotani sanno fare o più semplicemente, secondo il significato dell’autore della frase, “Cose di ….,.”.

Il mio intervento illustre professore non ha voluto minimamente confutare alcunché alla professoressa Carnea ed al suo censore, né offendere le persone che sono intervenute a vario titolo nella disputa tra cattedratici, ma ha voluto fare sentire alta la sua voce di condanna contro la violenza contro una DONNA in difesa della quale non ne ho rilevato altre voci; tutt’altro le donne intervenute con commenti agli articoli Carnea/Vizza erano tutti indirizzati al plauso di chi approfitta della vostra innocente accondiscendenza, e a denigrare la persona ed il lavoro di una studiosa titolata ad esprimersi su questioni scientifici. (Andate a consultare il suo curriculum studiorum)

La mancanza di solidarietà da parte dei cirotani specie delle donne verso un appartenente allo stesso genere, forse anche compagna di scuola delle stesse, è stato molto deludente.

Per ultimo voglio ricordarle che tutta questa avversione verso una ricercatrice di verità dovrebbe essere confutata con argomenti seri nelle sedi opportune e da persone qualificate a farlo e non sui social dando in pasto, anche a persone il cui cervello è “In tutt’altre faccende affaccendato, a questa roba è morto e sotterrato” (Giusti – Sant’Ambrogio), e che non vengono minimamente sfiorate dal dubbio su fatti che la storia potrebbe dimostrarne la falsità, notizie e argomenti e verità da accertare come tali.

Le confesso che mie risposte dotte come le Sue affermazioni, mi sono sembrate un po’ dure, ma non potevo fare altrimenti preso anch’io da un raptus di presunzione culturale.

Per quanto riguarda il suo apprezzamento alla mia persona, cosa che io ho fatto solo per le sue espressioni, condivido pienamente quanto da Lei lasciato intendere, mi deve solo scusare perché al momento mi trovo in una fase iniziale di acculturazione e sto ancora seguendo i consigli di una Luminare come Lei, sottoponendomi ad un lavoro intensivo di apprendimento sui libri del primo ciclo di scuola.

Io ho fatto studi tecnici dove ho trovato la mia dimensione e le mie soddisfazioni e dove studiando economia mi sono imbattuto in una teoria di un noto economista che recitava: “In regime di doppia circolazione monetaria  (Cartacea e metallica) la moneta cattiva scaccia la buona” che spiegata a chi ha fatto studi filosofici, umanistici di alto livello vuole dire: Le mille lire di argento di Dante o una sterlina d’oro inglese vengono tesorizzate lasciando il posto alle monete cartacee che circolano di mano in mano diventando logore  e passando di mano in mano diventano  sudicie.

Trasferendo il tutto nella vita civile, la teoria dimostra che le persone da niente comandano ed alzano la voce, quelle di valore si appartano consentendo alle prime di occupare le posizioni più importanti in tutti i campi della società. Ci vorrebbe una rivoluzione per sovvertire questo stato di fatto, ma il compito resta affidato a quei giovani che lontani da ogni condizionamento sapranno scegliere le persone con le quali condividere un’idea di futuro senza intimidazioni e tirannie di ogni tipo.

Questo Le dovevo, per il futuro cerchi di essere più prudente nei giudizi, più umile e più tollerante verso chi potrebbe saperne meno o più di Lei, e questo lo deve al Suo Grande Maestro di Vita “Don Vitetti”.

Gaudino Giuseppe

P.S.

La Sua risposta mi ha confermato che Lei non conosce la fiaba del bue e dell’asino ed attribuisce a me qualità che sono solo sue e di quelli che la pensano come Lei.