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La Storia di Tano - parte quarta

Parte quarta

. . . Continua (4)

Ma torniamo ai nostri due. Non si sono accorti del buco nero  e questo, inesorabilmente stà per inghiottirli. Per fortuna l’astronave, almeno per il momento, regge alla grande pressione. Ma TANO, inavvertitamente si toglie il casco (benché fosse stato avvisato, ma tant’è, la perfezione al di fuori di ARRE’T forse comincia a regredire(diminuire)), forse non abituato ad averlo per molto tempo in testa e, in un attimo, scompaiono i 5 sensi. Non parla, non vede, non sente, non ha più tatto e gusto. Niente di niente. E’ come se tanti elementi messi insieme (oltre quelli che possiamo considerare sulla terra, come l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra) si fossero tutti coalizzati per rendere difficile il viaggio dei due. D’altra parte un buco nero ingloba di tutto, anche pianeti interi. TARCONIO e nel panico più completo: le vibrazioni dell’astronave, l’amico ridotto in quello stato, gli strumenti impazziti. Un disastro!!!
Si mette subito in contatto con SYCRO NIP, il saggio, spiegando quanto stesse accadendo e chiedendo come uscire da quella situazione critica. Questo rimarca (rimprovera) subito i due gravi errori di essersi fatti attrarre dal buco nero e di non indossare il casco speciale che poteva proteggere i 5 sensi per come ha fatto con TARCONIO. Ma, nonostante tutto spiega come uscirne: bisogna attivare tutta la potenza dell’astronave per uscire dalla forza gravitazionale che esercita il buco nero, prima di essere inghiottiti: dai buchi neri non si può più uscire! Dopo bisognerà fare una deviazione dalla rotta che stavano seguendo, verso la Terra e cercare l’influenza di altri pianeti speciali (con altri raggi come quelli ∆ di OLE’IC ma, purtroppo non identici), in altre costellazioni, perché TANO riacquisti i suoi cinque sensi. Però non sarà il TANO perfetto come era su ARRE’T. Bisogna che TARCONIO man mano gli spieghi un po’ tutto: per TANO sarà come rinascere. Ma gli errori, purtroppo, si pagano.
La prima manovra TARCONIO riesce a portarla a buon fine: dà la massima potenza all’astronave ed escono dall’influenza malefica del buco nero. Rimane la seconda parte, molto più difficile!
Ma TARCONIO è deciso a portare a termine il suo compito. Dirige, a questo punto, l’astronave verso la costellazione del CANE MAGGIORE dove esiste una stella ipergigante rossa variabile per luminosità ed irregolare per forma e chiamata appunto CANIS MAJORIS, la stella più grande conosciuta ed una delle più luminose della Via Lattea (questo tipo di stelle poi esplodono formando le NOVAE e le SUPERNOVAE).
Praticamente mentre il buco nero prende, ingloba le novae e le supernovae danno, spandono. Il primo tirchio da far paura, le seconde altruiste e buone.
Solo lì TANO potrà riacquistare la vista. Difatti dopo un periodo di ibernazione (perché le distanze nello spazio sono grandi così come anche i tempi sono molto lunghi) TARCONIO giunge vicino alla stella CANIS MAJORIS ed espone sotto il cristallo esterno dell’astronave TANO. Questo man mano riacquista la vista, forse il bene più prezioso. Si può forse fare a meno del gusto, del tatto, dell’udito, dell’olfatto ma non della vista che ti permette di vedere quello che ti succede intorno.
Ma TARCONIO è convinto di poter fare riacquistare anche gli altri sensi a TANO e dirige l’astronave verso altre stelle, seguendo la stessa procedura di ibernazione.
Raggiunge la WOH G64, una stella rossa della costellazione del Dorado, e TANO riacquista il tatto.
Continua