Fiabe Racconti Leggende

La Storia di Tano - parte sesta

Parte sesta
. . . Continua (6)
Pianeti del sistema solare
 
 
Gli otto pianeti che, in base alla definizione ufficiale del 24 agosto 2006, compongono il sistema solare, in ordine di distanza crescente dal Sole, sono:
  1. Mercurio (☿), senza satelliti naturali conosciuti.
  2. Venere (♀), senza satelliti naturali conosciuti.
  3. Terra (♁), con un satellite naturale: Luna.
  4. Marte (♂), con due satelliti naturali: Phobos e Deimos.
  5. Giove (♃), con sessantatré satelliti naturali confermati.
  6. Saturno (♄), con sessanta satelliti naturali confermati.
  7. Urano (♅), con ventisette satelliti naturali confermati.
  8. Nettuno (♆), con tredici satelliti naturali confermati.
 
Il risveglio è molto lungo: la strumentazione di bordo fa sì che prima di entrare nel sistema solare venga tolta l’ibernazione.
Appena svegli aprono la calotta dell’astronave e attraverso il vetro speciale possono godere lo spettacolo offerto dal sistema solare: scorgono prima il pianeta Nettuno, quello più lontano dal sole e poi man mano che procedono Urano e poi Saturno, Giove, Marte con i loro satelliti.
Ma TANO mosso dalla curiosità chiede: mi spieghi perché i pianeti li hanno chiamati così e poi che cosa sono i satelliti?
Piano, una cosa per volta - risponde TARCONIO: “pianeta è una parola che deriva come sempre dalla lingua Greca e significa “vagabondo”; i pianeti li hanno chiamati così gli antichi abitanti della Terra e non si conoscevano poi tutti ma solo 6: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno. Urano e Nettuno sono stati scoperti negli ultimi due secoli.  E gli antichi abitanti della Terra sai che cosa hanno fatto: hanno associato i pianeti ai giorni della settimana, però inserendo anche la Luna. Già perché così arrivavano a sette, e quindi la Luna corrispondeva a Lunedì, Marte a mercoledì, Mercurio a Mercoledì, Giove a giovedì, Venere a Venerdì, Saturno a Sabato ed il Sole a Domenica.
Dopo scoprirono anche plutone, ma poi i terrestri decisero che era più un pianeta nano che un pianeta.
I satelliti sono dei corpi che girano, che orbitano intorno ai pianeti: possono essere naturali come la Luna oppure artificiali come quelli che lanciano i terrestri dalla Terra per far funzionare i loro cellulari. A proposito della Luna devo dirti che i terrestri stanno ancora completando la sua cartografia, che non sarebbe altro che la rappresentazione del territorio lunare ”.
Così facendo i due si avvicinano alla Terra, notando, sulla destra il satellite Luna illuminata dal sole. La meraviglia di TANO è massima: il sole dalla luce bianchissima che illumina la Luna e la Terra. La Terra di un colore azzurro magnifico.
Ma, man mano che si avvicinano TARCONIO commenta:” ecco che cominciano a distinguersi i continenti, le nuvole, i mari”.
“Ma qui è tutto il contrario di ARRE’T” – esclama TANO – e continuando: “E poi che cosa sono i continenti, le nuvole, i mari; su ARRE’T non abbiamo nuvole, solo bolle che salgono e riscendono e così anche per i mari”
E TARCONIO: “i continenti sono grandi aree di terra emersa di tutta la crosta terrestre che avvolge la Terra e deriva dalla lingua latina con il significato di “tenere insieme”; i mari sono formati da acqua salata e causano, non essendo formati da materiale solido, le maree (innalzamento del livello), le onde e anche altre cose brutte come lo tsunami, onde gigantesche che fanno tantissime vittime. Tutto questo perché sulla Terra esistono i terremoti (dal latino terrae motus), movimenti improvvisi e rapidi della crosta terrestre, provocati dalla liberazione di energia in un punto interno. Il fondale marino si innalza e così, spostando immensi volumi d’acqua, si formano onde gigantesche che pensate… alla velocità incredibile di 800 km orari – quasi la velocità di un’aereo!! - raggiungono le coste e lì poi succede la catastrofe.
E le nuvole poi. Anche le nuvole possono essere considerate romantiche o catastrofiche. Sono citate in canzoni come quella di De Andre’ che si intitola appunto “le nuvole”, e che recita:
Vanno 
vengono 
ogni tanto si fermano 
e quando si fermano 
sono nere come il corvo 
sembra che ti guardano con malocchio 

Certe volte sono bianche 
e corrono 
e prendono la forma dell’airone 
o della pecora 
o di qualche altra bestia 
ma questo lo vedono meglio i bambini 
che giocano a corrergli dietro per tanti metri 

Certe volte ti avvisano con rumore 
prima di arrivare 
e la terra si trema 
e gli animali si stanno zitti 
certe volte ti avvisano con rumore 

Vanno 
vengono 
ritornano 
e magari si fermano tanti giorni 
che non vedi più il sole e le stelle 
e ti sembra di non conoscere più 
il posto dove stai 

Vanno 
vengono 
per una vera 
mille sono finte 
e si mettono li tra noi e il cielo 
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
 
 “Proprio tutto il contrario di ARRE’T – esclama TANO - dove è di casa la perfezione! – certo qui invece bisogna stare molto attenti”
Continua