Roba Cirogena
Commento a: Cultura e Sapere alla maniera cirogena
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Commento a:
“Cultura e Sapere alla maniera cirogena”
Di Cataldo Antonio Amoruso (23 Luglio 2016).
Francesco Vizza, 24 Luglio 2016 ore 11,37
Caro Cataldo Antonio Amoruso, quello del signor Gaudino Giuseppe (che io non conosco) è un gesto MISERABILE che si qualifica da solo. Un gesto istigato da altri che non hanno avuto il coraggio di firmare quel testo al quale fai riferimento. L’intera faccenda assume un aspetto surreale e molte cose affermate dal signor Gaudino Giuseppe presentano i requisiti di una querela per diffamazione.
Sono stato infatti definito “pseudo professore”. E’ vero il sottoscritto non è titolare di cattedra ma, come si evince dal mio curriculum dal 2012 sono “Qualified as Full Professor in the field of Fundamentals of chemical Sciences and inorganic Systems”. Traduco: “idoneo a ricoprire la cattedra di Fondamenti di Scienze Chimiche e dei Sistemi inorganici, come professore ordinario (ex settore disciplinare Chimica Generale ed inorganica”.
Dovrei rispondere punto per punto a quel delirio ma mi toccherebbe scendere al loro livello, cosa per me molto difficile.
“IO SONO IO LORO NON SONO UN C:”
Risposta:
Ho letto attentamente il suo lamento affidato al Blog “A VRASCERA” che se non fosse stato per la mia innata mania a “salvare” i files di mio interesse nel mio archivio, avrei sicuramente perso, per la tempestività con la quale il Suo amico Cataldo Antonio Amoruso, forse rendendosi conto del rischio che poteva correre per le Sue, queste si, diffamazioni, ha provveduto ad eliminare.
Ma io sono previgente, non ho sicuramente la sua intelligenza e la sua cultura, però….. “Ccà nisciunu e fess”, come dice il suo amico Cataldo Antonio Amoruso.
Per la verità mi aspettavo una sua risposta, ma di natura diversa. Avevo pensato, che dopo la lettura di “Cultura e Sapere”, che non offende nessuno ed è solo un atto di condanna alla Sua superficialità, Lei avesse preso il telefono e chiesto scusa a quel medico, che niente Le ha fatto e che, al contrario, ha sempre parlato bene di Lei.
E che avesse chiesto scusa anche ad una comunità che, ormai son diversi anni, l’ha accolta come un figliol prodigo tributandole onore e gloria, per l’uso di un termine che secondo Lei caratterizza certe situazioni cirotane.
E invece no. Insiste ancora a sostenere una posizione insostenibile, dimostrandosi indignato e infastidito, eppure sarebbe bastato un gesto di umiltà per chiudere una polemica che si trascinerà fino a quando Lei e i destinatari del suo Post continuerete imperterriti a non voler chiarire, a noi poveri mortali, il significato di quel suo scritto.
Minacciare querela per cose che non hanno nessuna rilevanza giudiziaria e dare del MISERABILE ad una persona che lei non conosce, ma che nella sua vita ha rappresentato qualcosa, è da temerari.
Caro Professore Vizza il suo titolo lo può usare come e quando vuole e non solo perché le viene riconosciuto di farlo, ma anche perché a me non crea alcun disagio; sicuramente non può usarlo quando parla di cose che non riguardano Fondamenti di Scienze Chimiche e dei Sistemi inorganici o, quantomeno, in quelle occasioni non si può considerare tale.
E’ Come se un Professore di Scienze Motorie, parlando di Luigi Lilio o Giano Lacinio si proclamasse unico conoscitore della loro vita.
A me, che Lei si possa fregiare del titolo di Professore, non interessa e quel “pseudo professori” detto al plurale e quindi riferito in generale a tutti quelli, che al di fuori della loro professione pretendono, come dicono a Napoli, di fare “U PROFESSORE” è altra cosa assai dal suo MISERABILE e, comunque, non voleva significare appropriazione indebita di titolo.
Voleva sottolineare un atteggiamento simile a quello che assume un mio nipote, fratello gemello, che pretende sempre di essere il primo della classe in qualunque occasione e, quando i toni del diverbio infantile tra fratelli diventa forte, il fratello rimproverato gli risponde in napoletano chiedendo il mio aiuto: “Ma statti zittu, tu che ne sai più degli altri, nonno lo vedi Carmine vo’ fare U’ Professore”.
Lo stesso vale per tutti, anche per me che non sono né professore né dottore, ma solo quando parlo di argomenti che ho trattato per quasi cinquanta anni, posso assumere un atteggiamento dottrinale e credibile, con la certezza, però, che c’è una infinità di persone che ne sa di più e la pensa diversamente.
Non tutto quello che viene detto è vangelo, ma se detto dal luminare di turno quelli che ascoltano e sono digiuni di “cultura” lo accettano come tale.
Professore Vizza La consiglio di essere più prudente con i suoi apprezzamenti e, se me lo consente facendo finta di trovarsi di fronte ad un amico, cerchi di recuperare un po’ di umiltà e farci sapere perché la Sua Cultura è altra cosa assai da quella di quel povero medico.
E poi quella sua frase di chiusura: IO sono ……….la lasci dire al Marchese, Lui era un nobile.
“Fabula acta est”, come suggerisce il suo amico Cataldo Antonio Amoruso al quale devo una risposta per il suo “Cultura e Sapere alla maniera cirogena”.
Gaudino Giuseppe