Beni Culturali
Edicole nel territorio di Cirò
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EDICOLE NEL TERRITORIO DI CIRO'
La consuetudine di edificare piccole costruzioni destinate al culto ed alla venerazione religiosa ha origini antichissime.
Già ai tempi dei Romani esistevano “ La Aedicola” o “ Larario “ consistenti in piccole costruzioni in cui venivano conservate e venerate immagini dei “ Lares “, numi protettori della casa e del focolare domestico.
Molte edicole sorgevano anche all’aperto, lungo le strade , specialmente nei pressi dei crocicchi. Con l’avvento del Cristianesimo le immagini pagane sono state sostituite da quelle cristiane, della Madonna, di Gesù, di Santi. La tradizione di costruire Edicole è sopravvissuta fino ai nostri tempi. Queste vengono erette con funzioni votive, a volte espressione di voti individuali a ringraziamento di una grazia ricevuta.
“Nel territorio di Ciro, sia nel centro urbano che fuori l'abitato, fioriscono una serie di edicole (cone, conicelle), muta testimonianza secolare di una schietta spiritualità popolare. Sono dei tempietti, piccole edicole che di solito contengono vasi di fiori spesso freschi e nelle quali viene esposta quasi sempre l'immagine sacra della Vergine Maria. Nel centro abitato sono per lo più piccole costruzioni innestate al corpo di una casa, più grandi fuori l'abitato. In aperta campagna con il loro isolamento ed il loro silenzio, invitano ad ogni passo il viandante alla preghiera.
Le immagini che si osservano nelle nicchie non sono opera di sublimi maestri, ma di pittori anonimi, spesso rozzi e semplici, che si sono proposti come unico scopo quello di fissare nelle loro tele un messaggio semplice per anime semplici, un messaggio eloquente e suggestivo di conforto, volto ai contadini che da secoli si avviano quotidianamente al lavoro consumando la loro oscura esistenza nella dura fatica dei campi” (Mezzi Egidio – “ Cirò – Frammenti di storia” – studio immagine futura Belvedere Spinello)
In Cirò, sito in pieno Centro storico, all’inizio di Via Casoppero, costruito negli anni cinquanta ed attaccato al primo piano del palazzo Pignatari, abitato all’epoca dell’avvenimento dalla famiglia dell’avv. Arcuri Giuseppe, esiste un “ Baldacchino” dedicato alla Madonna delle lacrime. Il Tempietto è stato costruito a seguito di un evento straordinario. Un quadro della Madonna cominciò a lacrimare e le lacrime scendevano lungo il viso tra la meraviglia e la commozione della famiglia Arcuri.
La notizia si sparse subito in tutto il paese ed una folla numerosa accorse da tutti i rioni per assistere al prodigioso miracolo. Ben presto pellegrini accorrevano da ogni parte del Crotonese per onorare la Madonna delle lacrime. Fu dato così incarico al più abile muratore di Cirò, Tommaso Bruno detto “ Mastru Tumasu da Chicca” di costruire il Baldacchino che ancora oggi a distanza di tanti anni è ammirato dai turisti per la sua eleganza architettonica. La Chiesa, secondo le notizie in nostro possesso non ha mai riconosciuto l’avvenimento.