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E’ stata pubblicata sulla rivista “ IL CONVIVIO” ( Anno XVI, n. 2, Aprile/Giugno 2015, pag. 51, recensione di Carmine Chiodo (Università di Roma Tor Vergata) al saggio di Franco Liguori: “LUIGI SICILIANI, UN POETA E SCRITTORE CALABRESE TRA CLASSICITA’ E DECADENTISMO”.
Sicuri di fare cosa gradita agli studiosi del poeta cirotano la proponiamo nella sua stesura integrale.
Cirò 4 Novembre 2015
Franco Liguori, noto ed apprezzato studioso di Cariati (CS), è autore di volumi e opere fondamentali e importanti di carattere storico-archeologico e letterario attinenti alla Calabria, tra le quali mi limito a ricordare i seguenti: "Stefano Patrizi, un riformatore del Settecento" (Rossano,2004); "Di Napoli, Faggiano, Venneri : tre figure di maestri ed educatori" (Rossano, 1996); "L'itinerario lirico di Gino Bloise" (Cassano Jonio, 1994); "Grecia e Magna Grecia. Il commino degli dei", Roma, 2000) ; "Sybaris tra storia e leggenda" (Castrovillari, 2004); "Cariati, la formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli" (Corigliano Calabro, 2013). Ora a queste pregevoli opere si aggiunge questo altrettanto pregevole ed esaustivo volume su Luigi Siciliani (Cirò, 1881- Roma, 1925): figura complessa di uomo e di letterato. Per la prima volta finalmente si può leggere una monografia completa su questo illustre cirotano, che è stato un poeta, scrittore, uomo politico, appassionato archeologo e ovviamente studioso della civiltà della Magna Grecia. Il lavoro di Franco Liguori è frutto di minuziose e certosine ricerche che si basa su documenti di prima mano: esiste difatti l’Archivio Siciliani che custodisce molte lettere autografe che Luigi Siciliani ricevette nei primi vent’anni del Novecento da parte di moltissimi e illustri poeti, scrittori, critici, artisti del tempo: G. Pascoli, G. D’Annunzio, G. Gozzano, M. Moretti, Boccioni, Borgese, per ricordarne alcuni. Comunque la bella e ben strutturata monografia di Franco Liguori ripercorre in lungo e in largo tutta quanta l’opera del Siciliani, e lo fa con un linguaggio critico fine e penetrante, chiaro, dimostrando così di saper leggere nella poesia come nella prosa e nelle altre opere che il Siciliani ci ha lasciato. Lo studioso ha lavorato in stretto contatto con l’Archivio Siciliani di Cirò, diretto da un discendente dello stesso Siciliani (il dr. Luigi Siciliani).
Dicevo prima che Liguori svolge sui vari testi del Siciliani analisi chiare e approda a conclusioni condivisibili che colgono in modo effettivo l’essenza e la fisionomia, oltre che i temi, il linguaggio delle varie opere di Luigi Siciliani. Lo studioso inquadra bene l’artista e poeta cirotano nel quadro culturale e letterario della sua epoca. Faccio mie le parole di Pasquale Tuscano che trovo nella sua puntuale prefazione al volume: “A Franco Liguori va il merito di aver saputo ben analizzare e mettere a fuoco con molta obiettività l’itinerario lungo e accidentato della produzione poetica, narrativa e saggistica di Luigi Siciliani” (pag. IX). Franco Liguori non trascura la bibliografia critica che si è avuta nel corso del tempo sulle opere del Siciliani, ce la presenta e la riassume molto bene. Comunque dal volume esce intera una visione rigorosa e filologicamente attendibile dell’uomo, dell’artista, del poeta, scrittore, polemista, oratore, traduttore Luigi Siciliani. Sono pure ben descritte le frequentazioni culturali del Siciliani e viene ancora dimostrato con argomenti convincenti e analisi critiche sicure e condivisibili che il poeta Siciliani è visto tra classicismo e decadentismo. Liguori ci consegna insomma una perfetta declinazione critica dell’itinerario creativo e artistico di Luigi Siciliani, di cui sono studiati, e bene, ad esempio, i versi, e le sue raccolte poetiche come “Sogni pagani”, “Le rime della lontananza”, “Corona”, il poemetto epico “I palestriti”, “Arida Nutrix”, poi ancora le “Poesie per ridere”, “L’amore oltre la morte”, “Per consolare l’anima mia”, per riferire qualche titolo. Liguori legge e bene tutta l’opera in versi e in prosa del Siciliani, cogliendone i temi e la lingua, i motivi, lo stile.
Nella poesia di Siciliani non manca la diletta Calabria, e “Calabria” appunto si intitola un componimento della raccolta prima citata, “Arida Nutrix”. Liguori precisa che mentre nei “Sogni Pagani” il poeta aveva cantato la Calabria antica, quella della Magna Grecia, ora invece ad offrirgli motivo d’ispirazione, è la Calabria del suo tempo, la Calabria dei primi anni del Novecento, con la sua miseria e le sofferenze della sua gente.
La critica passata e quella più recente (Enrico Ghidetti, Antonio Piromalli, lo stesso Tuscano, Pasquino Crupi, per citare solo pochi nomi) hanno dato del Siciliani un giudizio abbastanza positivo e tutti hanno sottolineato l’attaccamento ai valori spirituali, morali della civiltà magnogreca, il suo attaccamento alle bellezze naturali e alle tracce storiche della sua regione e del suo paese, esaltato per l’eccellenza, tra le altre cose, delle sue uve, vino ed olio. Franco Liguori analizza ancora molto bene le novelle del Siciliani come pure l’importante romanzo intitolato “Giovanni Francica”, di cui sono colte la trama, la natura dei personaggi. Tutto sommato Luigi Siciliani merita attenzione non solo come poeta e narratore ma pure come letterato, saggista, polemista ed oratore e anche su questi aspetti lo studioso e ricercatore Liguori svolge analisi perfette e arriva a delle conclusioni condivisibili e pertinenti. Come ancora non viene trascurata la sua attività di traduttore di poeti dall’inglese, dal portoghese, oltre che dalla letteratura greca. Certamente, per chiudere questa nota è da dire che questa monografia di Franco Liguori è lodevole non solo perché ci offre una visione completa ed esaustiva dell’uomo e dello scrittore e poeta, letterato, uomo politico Siciliani ma costituisce nel contempo uno stimolo per ulteriori ricerche e approfondimenti su questo autore che ora con questa monografia esce dal dimenticatoio in cui era stato ingiustamente relegato. Questo libro di Liguori deve essere tenuto presente dagli studiosi o dagli studenti qualora volessero, gli uni e gli altri, intraprendere delle ricerche sul cirotano.
Carmine Chiodo
FRANCO LIGUORI. Luigi Siciliani. Un poeta e scrittore calabrese tra classicità e decadentismo. Prefazione di Pasquale Tuscano. Edizione Archivio Siciliani. Corigliano Calabro, n 2011, pp. 247.