Novità Librarie
si sa che . . .
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si sa che . . .
Si sa che due persone, che hanno vissuto per tanto tempo
nella stesso ambiente, per esempio sul lavoro,
quando si ritrovano al di fuori di esso,
finiscono per parlare dei loro ricordi.
Cosi camminando per le strade di Ferrara, si incontrano amici,
magari quelli che hanno lavorato in Montedison,
con i quali dopo i soliti convenevoli
si comincia a parlare di amici e conoscenti
che, guarda caso, é un po' che non vedi in piazza
e cosi vieni a sapere che nel frattempo qualcuno é morto,
E allora assieme alle parole di rammarico,
che a volte sono veramente dolorose,
si passa a ricordare cosa faceva in Montedison,
quali erano i suoi meriti, il carattere, la preparazione,
cosa ha lasciato di buono su questa terra.
E giù a considerare come i colleghi che se ne vanno,
che chiudono i loro giorni su questa terra,
portano con se i loro ricordi
che il tempo avaro finisce per cancellare definitivamente.
Proseguendo il cammino, per i soliti viali,
del solito percorso attorno al centro,
viene da pensare che l’universo delle persone
e dei fatti di una intera vita di relazioni umane
rimane sepolto per sempre nella tomba di ciascuno.
Casa ne sarà mai di tante vite vissute alla distanza di tempi,
come i cinquant ’anni di vita della fabbrica di Montedison,
dove magari in modo inconsapevole hanno partecipato
a cose che hanno segnato il progresso delle tecnologie,
della scienza e della comunità in cui si é vissuto,
A questo punto viene da considerare che non bisogna
amare i morti solo perché sono morti e solo nell’ambito familiare,
dobbiamo amarli per la loro vita vissuta,
per il valore della loro esperienza.
L’Autore