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Il Papa Gregorio XII e i Magnifici quattro del Calendario
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Il Papa Gregorio XIII e i Magnifici Quattro del Calendario
(Presentazione a cura di Saverio De Bartolo, dicembre 2023)
Si sa già tutto del Calendario Gregoriano che sostituisce quello Giuliano, di felice memoria di Giulio Cesare. Si sa anche che si vuole chiamarlo Calendario Liliano, perché le modifiche del vecchio calendario sono state fatte dal progetto di Luigi Lilio, Matematico Astronomo di origine calabrese, in particolare di Cirò, un abitato collinare sullo Jonio Crotonese di origine Magno Greco. Si sa che il Papa Gregorio XIII istituì una Commissione per la riforma del Calendario composta da eminenti personalità del Vaticano, con la presenza di un solo personaggio laico Antonio Lilio fratello di Luigi Lilio, purtroppo passato a miglior vita, recante il manoscritto del fratello Luigi. Ebbene, qui non si vuole rifare la storia e le vicende del lavoro decennale della Commissione, si vuole soltanto presentare, in estrema sintesi, i personaggi più importanti e mettere in evidenza i contributi di coloro che hanno condotto al migliore risultato. Ed ecco le immagini e una accorpata sintesi dalla vita e opera di ciascuno dei Quattro Personaggi più influenti della Commissione.
Il Papa Gregorio, in primis, che illuminato dalla sua grande responsabilità derivante dal Concilio Tridentino, istituisce la Commissione per dare alla comunità Cristiana e al mondo intero le certezze delle grandi Festività.
Luigi Lilio, matematico, astronomo, autore del manoscritto recante il progetto della riforma, presentato dal fratello Antonio unico componente laico della Commissione.
Il Cardinale Guglielmo Sirleto, voluto dal Papa come Presidente della Commissione, per la sua smisurata cultura e il suo grande prestigio nell'ambito della Chiesa di Roma. Il Cardinale Cristoforo Clavio, gesuita, matematico, astronomo, conoscitore profondo e revisore del manoscritto di Luigi Lilio. Che su incarico del Papa divenne il principale espositore della riforma dopo la pubblicazione, con i suoi numerosi libri contribuì alla spiegazione delle basi e le applicazioni della riforma e la difesa dei suoi numerosi detrattori.
Pedro Chacon, matematico, teologo spagnolo, ebbe l'incarico della Commissione di preparare il Compendium, il documento riassuntivo del testo manoscritto di Lilio, da inviare per decisione del Papa, invece del testo completo, ai Regnanti e al mondo scientifico e universitario, per ottenere il consenso alla divulgazione del nuovo Calendario emendato.
Vengono allegati: Le Immagini e le Biografie di: Papa Gregorio XIII, Luigi Lilio, Cardinale Sirleto, Cardinale Clavio, Pedro Chacon. Libri: (da consultare) G.V. Coyne, Gregorian Reform of the Calendar, Specola Vaticana. MCMLXXXIII. E. Mezzi, F. Vizza, Luigi Lilio, Astronomo Matematico, Laruffa Editore, 2010
I Magnifici quattro del Calendario
Papa Gregorio XIII
Papa Gregorio XIII Ugo Boncompagni, nato a Bologna nel 1502, studia diritto all’Università di Bologna, laureandosi nel 1530 in diritto civile e canonico. Dopo la morte di Pio V viene eletto Pontefice il 13 maggio 1572, con il nome di Gregorio XIII. Si dedica alla riforma della Chiesa Cattolica, in base alle raccomandazioni del Concilio di Trento. Nel 1575 promulga il Giubileo con la Bolla “Dominus ac Redemptor noster”, dopo la chiusura del Concilio di Trento. Sotto il suo pontificato sorgono a Roma molte nuove chiese e in molte piazze artistiche fontane. Viene istituita la Commissione per la riforma del Calendario. La Riforma porta il nome di Papa Gregorio XIII. Nel 1582 viene pubblicata la bolla “Inter gravissimas” e con questa si pone la fine del calendario giuliano. L’obiettivo di questa decisione è di superare lo sfasamento tra il calendario giuliano e il ciclo dell’anno solare. Si rimuove il vecchio calendario e nella Chiesa si introduce il nuovo calendario per la celebrazione della Pasqua e delle altre feste religiose. Dopo il 1582 il calendario gregoriano viene accettato in molti Paesi del mondo. Papa Gregorio XIII dopo una breve malattia, muore il 10 aprile 1585. I suoi resti mortali vengono deposti nella basilica di San Pietro. (Brevi note da fonti varie di internet)
Luigi Lilio, inventore della riforma del calendario
(Egidio Mezzi)
Nella ricorrenza dell'anno 2010, cinquecentenario della nascita di Luigi Lilio, inventore della riforma del calendario, un avvenimento scientifico di interesse mondiale, il mondo intero gli è debitore dell'attuale calendario, in uso negli angoli più remoti della terra. Il suo genio non è universalmente conosciuto nel mondo accademico e scientifico; scienziati, matematici, astronomi italiani e stranieri, non danno il giusto rilievo a questa straordinaria figura di astronomo che riuscì ad elaborare un calendario che, ancora oggi, non è stato superato. Soltanto un letterato di Cirò, Giulio Aromolo, non uno scienziato, ha scritto un libro sulla vita e l'opera di Luigi Lilio. Lilio riuscì a ideare una riforma ingegnosa e perfetta del calendario, altri valenti astronomi e matematici, prima di lui, avevano tentato inutilmente di fare. Quando nel 1576 il suo progetto di riforma fu presentato da Antonio, suo fratello, anche lui matematico ed astronomo di vaglia, alla Commissione istituita da Papa Gregorio XIII, con il compito di riformare il vecchio calendario Giuliano, Luigi era già morto. Il progetto fu subito scelto dalla Commissione perché spiegava come mantenere gli equinozi in una data fissa e sicura e determinare con precisione la data della Pasqua. Purtroppo l'opera originale scritta da Luigi Lilio è andata perduta; ci è pervenuto il Compendium, un estratto, un riassunto che riporta i punti essenziali del manoscritto, senza però dare alcuna spiegazione sul procedimento eseguito e sul metodo adottato da Lilio. Sappiamo che la sua riforma ingegnosa è una versione modificata del calendario Giuliano e cioè un calendario di 365 giorni più un giorno ogni quattro anni, meno tre giorni ogni quattro secoli. In vita Luigi Lilio non ricevette encomi né gli furono tributati onori. Non solo da parte del mondo scientifico ma anche dal suo stesso paese natale. E' tempo perciò di invertire questa tendenza, di colmare il forte ritardo e adoperarsi per tramandare nei secoli il nome di questo illustre figlio di Cirò. Il libro, con l'intenzione di colmare il silenzio che circonda il nome di Lilio, stampato nel 2010 dall'editore Laruffa, dal titolo Luigi Lilio. Medico, astronomo, e matematico di Cirò, è costato anni di dure ed assidue ricerche, scritto da me, Egidio Mezzi, con il contributo del mio giovane allievo Francesco Vizza, ricostruisce la vita e l'opera di Luigi Lilio alla luce del pensiero scientifico moderno. (Breve riassunto del testo di Egidio Mezzi da Internet sul sito ciroaltra.it)
Clavio (Clavius), Christoph
(Treccani)
Matematico e astronomo tedesco, nato a Bamberga (Baviera) nel 1537, gesuita dal 1555, studiò a Coimbra e insegnò matematiche nel Collegio dei gesuiti a Roma. Vi morì nel 1612. Godette l'estimazione dei papi Gregorio XIII e Sisto V; ebbe corrispondenza con Tycho Brahe e con Gio. Antonio Magini (matematico, astronomo e astrologo padovano, professore a Bologna [1555-1617]) e strinse amicizia nel 1611 a Roma con Galileo. Se eccessivo è il titolo datogli da taluno di Euclide del sec. XVI, egli merita tuttavia di essere ricordato per la sua edizione latina degli Elementi, arricchita di note originali, e per la sua collaborazione alla riforma gregoriana del calendario (1582). Le sue opere, nelle singole parti più volte ristampate, sono raccolte nell'edizione del 1612 di Magonza (Christ. Clavii Bambergensis, Opera mathematica, 5 vol. in folio)
Sirleto Guglielmo
(Di Pio Paschini - Enciclopedia Italiana 1936)
SIRLETO, Guglielmo. - Cardinale, nato a Guardavalle presso Stilo (Calabria) nel 1514; diciottenne andò a compiere i suoi studi a Napoli; sul finire del 1539 o sul principio del 1540 andò a Roma, dove assai gli valse la conoscenza del greco. Ebbe molta familiarità con Marcello Cervini, creato allora cardinale e lo coadiuvò nelle edizioni prima dei classici poi degli scrittori sacri alle quali ben presto il Cervini pose mano. Quando il Cervini nel 1545 fu inviato come legato al concilio di Trento, il Sirleto. fu in attiva corrispondenza con lui soprattutto su quegli argomenti che gli servivano nelle controversie agitate in seno al concilio, e cominciò a raccogliere i materiali necessari per l'edizione della Volgata del Nuovo Testamento e del testo greco detto dei Settanta. Nel 1548 ebbe l'incarico di preparare l'indice dei codici greci della Biblioteca Vaticana, e nel 1553 il Cervini lo fece custode della biblioteca stessa. Paolo IV, verso la fine di gennaio 1557, creò protonotario apostolico il Sirleto. e lo adoperò nelle controversie di quegli anni. Pio IV lo creò cardinale, per suggerimenti di San Carlo Borromeo, il 12 marzo 1565, dopo che ebbe collaborato alla compilazione del catechismo del concilio di Trento, pubblicato nel 1564. Anche nella pubblicazione degli scrittori sacri sotto Pio IV e Pio V il Sirleto, partecipò con altri cardinali. Il 16 settembre 1566 fu nominato vescovo di S. Marco nella Calabria Citeriore. Trasferito a Squillace il 27 febbraio 1568, governò quel vescovato per mezzo del nipote Marcello sino al 15 aprile 1573, quando vi rinunciò in favore di lui. Nel 1569 fu chiamato a far parte della commissione preposta da Pio V all'edizione della Volgata, e cooperò all'edizione della Bibbia greca dei Settanta e alla Poliglotta di Anversa. Contemporaneamente attendeva agli studi patristici, all'emendazione dei libri liturgici latini, alla correzione del Calendario Giuliano, all'acquisto di codici greci. Nel 1568 fu preposto alla Pia opera dei catecumeni; il 18 marzo 1570 fu nominato prefetto della Biblioteca Vaticana. Fu pure protettore dell'Archiginnasio Romano, e quando il 5 marzo 1571 fu costituita la Congregazione dell'Indice, il S. fu il cardinale più influente. Morì il 6 ottobre 1585. Bibliografia D. Taccone-Gallucci, Monografia del card. G. S., Roma 1909; P. Paschini, Note per la biografia del card. G. S., in Archiv. stor. della Calabria, V (1917); P. Paschini, San Carlo, il card S. ed i Teatini, in Scuola cattolica, 1922, ottobre, p. 27) segg.; H. Omont, La Bibliothèque vaticane sous le card. S., in Rev. des Biblioth., XXIII (1913), p. 369 segg. e le opere ivi citate.
Pedro Chacon - Matematico e Teologo Spagnolo
Toledo 1526, Roma 1581
Detenne la cattedra di greco all'Università di Salamanca, dove, tra i documenti della biblioteca, si trovano sue pubblicazioni risalenti al 1569. A Salamanca forma il gruppo dei professori a cui appartenevano Francisco de Salinas, Luis de Lene, in generale, tutta la Scuola di Salamanca. Nel 1572 si trasferisce a Roma, dove fu chiamato dal calendario giuliano. A Roma si dedicò inoltre allo studio delle fonti classiche.
Opere
Frontespizio del De triclinio sive de modo convivandi apud priscos Romanos. Amsterdam: Andreas Frisius, 1664.
Kalendarii Romani veteris Julii Cesaris a etate marmori incisi explanatio.
Tractatus de Ponderibus et Mensuris M. S De Nummis libri III.
Commentaria de Nummis tam Grecorum et Latinorum quam Hispanorum et Italorum.
In Decretum Gratiani correctiones.
In S. Hieronymum, S. Hilarium, et S. Ambrosium Not a quodam.
De Triclinio sive de Modo convivandi apud prisco Romanos accedit Fulvi Ursini Appendix, & Hier. Mercurialis,
De accubitus in cena antiquorum origine dissertatio. Amsterdam: Andreas Frisius, 1664. Amsterdam, Henry Wetstein, 1689.
Il Triclinium uno dei suoi scritti da cui acquistò maggiore fama; tratta di vari aspetti dei pasti dei romani sotto varie sfaccettature: le vivande, le bibite e in particolare i vini, gli invitati, il modo di preparare il tavolo, la musica, ecc.
Chacon, Pedro. Historia de la Universidad de Salamanca hecha por el Maestro
Pedro Chacon. Trascrizione e commenti a cura di Ana Mar Ada Carabias Torres, Salamanca: Ediciones Universidad de Salamanca, 1990. (Da: Wikipedia, Enciclopedia