Scrittori

Libro di Salvatore Costa

Presentato il saggio di Salvatore Costa sui misteri matematici di Luigi Lilio
Il segreto dell'astronomo in un disegno di pietra
Marina Vincelli
Quale mistero è custodito dalla forma stellare disegnata sulla pavimentazione del castello Carafa a Ciro? Ed esiste un collegamento tra questa rappresentazione e la figura di Luigi Lilio, astronomo di Ciro ed artefice della riforma gregoriana del calendario? Per il suo cinquecentenario, Gabriele De Franco, presidente dell'associazione Paternum, ha promosso ieri, presso la Casa della cultura, una discussione tra alcuni esperti, tra cui Claudio Pirillo, segretario dell'associazione Amici del tedesco, Stefano Cidone, giovane astrofisico di Crucoli e lo studioso Giovanni Monterosso. Quest'ultimo ha offerto un'anteprima di una sua pubblicazione, in cui ha interpretato e tradotto dal latino alcuni atti custoditi presso gli Archivi Vaticani. Monterosso ha raccontato di come sia riuscito, in anni di studio, ad avvicinarsi ed a decifrare il metodo matematico seguito da Luigi Lilio, per elaborare il nuovo calendario.
Nel "Il ricamo di pietra ignorato", Salvatore Costa, architetto ed autore del saggio, ha evidenziato invece la relazione esistente tra il disegno presente sulla pavimentazione della corte del castello Carafa di Ciro e la rappresentazione del cosmo, studiata da Lilio per arrivare a proporre la propria suddivisione del tempo. Costa ha rilevato all'interno del disegno pavimentale, realizzato con pietre, ciottoli e mattoni, (17 m x 17m circa), la presenza di simboli e figure e di un misterioso ennagono centrale. Si tratta di un complesso disegno geometrico, in cui forme circolari si alternano a stelle concentriche, con nove punte.
Nell'ultimo cerchio più grande, c'è la strana figura stellare, a nove spigoli, con alcuni lati aperti, definita dallo studioso, un enneagramma. Da questo si ripartono le direttrici, che formano una croce non perfettamente ortogonale, orientata secondo i punti cardinali. Il disegno, racchiuso all'interno di una maglia abbastanza omogenea, è caratterizzato secondo Costa, dalla presenza del numero nove, che è anche impresso su uno dei settori dell'enneagramma, con evidente intento simbolico, esoterico o religioso. L'architetto di Ciro ha sostenuto che il terzo anello della composizione rappresenta i punti di intersezione tra il moto terrestre ed il moto lunare intorno al sole, che è poi il punto baricentrico di tutta la composizione